Caro guancialino, morbido e caldo! Guancialino che la mamma ha empito per me di piuma finissima! Com’è soave la tua vista, quando fuori imperversa la tempesta!

Quanti poveri bambini, ignudi, senza casa e senza mamma, desidereranno invano un guanciale per nascondervi il visino paonazzo! Mamma, questo pensi-ero mi fa piangere.

Ma quando avrò pregato il buon Dio per quelle creaturine infelici, mi sen-tirò più sollevata e m’addormenterò contenta.

«Dio dei bambini, ascolta benigno le mie parole. Sento dire che sulla terra vi sono molti infelici senza tetto, senza famiglia, senza amore: consolali; perdo-na ai cattivi, premia i buoni e poni sotto la testa dell’orfanello un guancialino che lo faccia dormire.»

Mi sveglierò a giorno e vedrò il cielo azzurro, e il sole e i fiori gai. Mam-ma, un altro bacio. Mamma, buona notte.