Op. 27

ADAGIO

Il sole è morto, è nero il cielo,

Tutto tace, la terra è gelo,

Sol ne le tenebre

 

Ondula, palpita

Ancor l’Oceano.

Un canto potente, dolente

Nel profondo del mar si sente.

Per le voragini

Piangendo salgono

Voci di spiriti.

Peccar, miseri, in ciel; li ha infissi

Dio terribile ne gli abissi

Per tutti i secoli

Insino a l’ultimo

Dì de la collera.

Son l’arcano dolor del mondo

Che gemeva nei venti, e in fondo

Talor de l’anime

Sorgeva, incognita

Ombra funerea.

Corre il mare un susurro, un lume

Di lievi, fosforiche spume;

A galla rompono

Nel baglior livido

I tristi spiriti.

Torna buio, muore pur l’onda,

La prece nei ciel si profonda

Solenne, flebile

Di lor che ultimi

Vanno al Giudizio.